Che cosa si intende per “benessere olistico”
Per benessere olistico si intende il raggiungimento di una situazione di armonia e salute all’interno delle diverse dimensioni dell’uomo: la dimensione corporea (salute fisica), quella emotiva (salute ed equilibrio delle emozioni e delle relazioni), quella mentale (salute ed equilibrio nel regno delle cause) e quella spirituale (salute ed equilibrio nel contatto con le dimensioni superiori).
Che cosa si intende per “consulenza pedagogica”
La consulenza pedagogica utilizza il
colloquio come metodo di indagine e di incontro.
La consulenza pedagogica avviene attraverso tre momenti principali:
1. racconto delle storie di vita (anamnesi)
Attraverso i colloqui il consultato viene invitato dal pedagogista ad una azione di anamnesi, ovvero al racconto della propria storia di vita.
2. interpetazione della storia di vita
Attraverso l’interpretazione della storia di vita, il pedagogista giunge a definire il problema del consultato da un punto di vista formativo, dove per formazione si intende il percorso che ogni soggetto è chiamato a compiere per raggiungere la completa realizzazione del proprio essere.
3. l’individuazione della de-formazione
Sotto la lente della formazione, il problema, qualunque siano le sue esteriorizzazioni, viene definito quale de-formazione, ovvero una deviazione del soggetto dal percorso che lo deve portare alla realizzazione del proprio essere.
4. intervento mediante la riflessione sulle categorie formative
Utilizzando le categorie formative di base ed altre che riterrà opportune per ogni singolo caso, il pedagogista interverrà sul problema mediante un percorso di riflessione, che ha lo scopo di riportare il soggetto a ristabilire il contatto con la propria storia formativa.
Cosa significa interpretare
Interpretare significa decifrare e indagare i segni di un qualunque “testo” (libro, quadro, persona, fatto) che ci troviamo di fronte (semiotica - scienza dei segni) e dare un significato a questo testo (ermeneutica – scienza dell’interpretazione).
Nell’interpretare le storie di vita di un consultato, il pedagogista non dovrà commettere delle forzature (interpretazioni che snaturano il soggetto interpretato) né dovrà farsi condizionare dalle sue esperienze personali e dai suoi giudizi di valore.
Il risultato dell’interpretazione è un testo nuovo, formato dall’intersezione di due orizzonti: quello del consultato e quello del pedagogista.
Un critico d’arte interpreta un quadro: con la semiotica indaga i segni del quadro (tratti, colori, soggetti rappresentati, tecnica pittorica, contesto storico, autore etc); con l’ermeneutica attribuisce al quadro un significato, tenendo presenti le intenzioni significative dell’autore e non lasciandosi influenzare dal suo gusto artistico.
Consulenza pedagogica e approccio olistico
Per le sue caratteristiche la consulenza pedagogica utilizza un approccio di carattere olistico, e non settoriale, alla persona.
La consulenza pedagogica vede il soggetto come uomo nel senso globale del termine, con tutte le sue dimensioni.
La consulenza pedagogica non offre soluzioni preconfezionate ma interviene sui singoli casi. Uno stesso consultato in due momenti di vita diversi beneficerà di un intervento diverso, in quanto ogni uomo, vivendo, sempre si tras-forma. Due consultati diversi con la stessa esteriorizzazione del problema beneficeranno di interventi diversi, dove la differenza rappresenterà la cifra della loro unicità.
Differenza con la consulenza psicologica
Sebbene abbiano alcune caratteristiche comuni (utilizzo del colloquio, interventi sui singoli casi), la consulenza pedagogica e quella psicologica si differenziano per alcune importanti caratteristiche:
1. Il pedagogista non sottopone il consultato a test diagnostici, in quanto considera la dimensione umana non sondabile con metodi empirici-sperimentali (modelli matematici). Il pedagogista infatti non utilizza un metodo empirico sperimentale riportando i risultati di test su valori matematici, ma utilizza una metodologia (methòs-logòs = discorso sul metodo) che si concretizza nell’azione dell’interpretare, la quale dà spazio ad una soggettività dell’intervento.
2. Il pedagogista sonda tutte le dimensioni dell’uomo e non solo quella delle dinamiche psichiche.